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La seconda foto l’ha inviata Angela Lombardi e rappresenta una visione semi-frontale della chiesa della Madonna di Montecastello, con annesso spiazzale.

La storia di Monte Castello parla di una chiesa abbastanza recente. La costruzione, infatti, fu iniziata ad inizi ‘900. Quello interessante, però, è il come ed il dove questa chiesa sia stata costruita. Il luogo ha un toponimo particolare: indica, quasi certamente, la presenza di una costruzione difensiva. Probabilmente non un vero e proprio castello, ma una posizione di controllo visivo, che permetteva al castello di Morra di poter avere notizie e “occhi” che riuscissero a guardare anche verso il Formicoso.

Probabilmente questa costruzione si doveva trovare molto più su. Un edificio del genere si è perso e le fonti non lo indicano, ma la presenza, poco distante, di un probabile complesso monastico a Serro Torone, fa capire che nei primi secoli del Medioevo, quella zona doveva essere molto vissuta.

Altro particolare è il come è nata questa chiesa. Si narra, infatti, che un contadino abbia trovato, durante il lavoro nei campi, l’immagine di una Madonna. Creduto l’evento quasi miracoloso, fu iniziata poco dopo la costruzione della chiesa che oggi possiamo vedere, quasi del tutto simile all’impianto originale, nonostante il sisma del 1980. Con tutta probabilità questa storia è vera con un unico particolare: nel zappare il terreno il contadino avrà trovato sì un’immagine, ma riferita a qualche matrona romana.

Queste immagini, spesso bassorilievi in terracotta, ricordano molto l’immagine mariana, e, se ciò fosse vero, indicherebbe che in zona ci possa essere stato un mausoleo di età romana, oramai distrutto, che ha conservato dei resti nei terreni fino ai primi del ‘900.

Che la zona sia abitata da millenni è dato certo: poco più a est, risalendo il colle alle spalle della chiesa, i terreni sono ricchi di tracce di epoca sannitica, il che rende questa zona una delle più interessanti sotto il profilo storico-archeologico di Morra.

Curiosità: prima, fino alla fine degli anni ’90 del secolo scorso, la festa di Montecastello a maggio era il momento per fare il primo pic-nick della stagione. Era tradizione, infatti, nella domenica della festività, recarsi la mattina e mangiare nei boschi adiacenti la struttura religiosa, tradizione che, purtroppo, si è praticamente persa.

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