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Le foto andrebbero associate a dei racconti. Questa qui, ad esempio, va ad innescarsi bene nel periodo corrente. Questo edificio, infatti, fu costruito per ospitare i malati di colera e coloro che dovevano essere messi in quarantena, senza, così, farli entrare in paese. La proprietà è degli Indelli, e si trova di fronte all’odierno cimitero.

Luogo immerso nel verde, che ancora oggi conserva un alone di tetro misto a sofferenza. C’è chi giurerebbe che, nelle notti senza luna, si possano sentire i lamenti delle persone morte a causa del morbo, portati dal vento, e che strani luci in processioni si possano vedere nella notte del 2 novembre dirette verso quello che, all’epoca, era il cimitero, di fianco alla chiesa di Monte Calvario.

Vere o no, questo edificio ricorda un lato della storia di Morra fatto anche di morte e sofferenza. Edificio che andrebbe recuperato per ridare memoria collettiva al nostro paese.

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